giovedì 20 giugno 2013

BICICLETTATA Domenica 22 Settembre 2013

NO inceneritori, SI alternative!



Gli inceneritori sono complessi industriali che, comportano la fuoriuscita di fumi contenenti sostanze chimiche pericolose per la salute e per l'ambiente, soprattutto in Pianura Padana, che compare già tra i territori più inquinati d’Europa ed a Cremona perché sono già presenti sul nostro territorio due inceneritori, l’inquinamento Tamoil e la Ex discarica di S. Rocco da bonificare. Il processo di incenerimento comporta l'immissione in atmosfera di fumi tossici costituiti, oltre che dalle note diossine, da almeno 200/250 differenti composti chimici che possono creare problemi di salute. Le polveri fini e finissime, ad esempio, che sono sempre prodotte attraverso un processo di combustione, riescono ad entrare nell'organismo a causa delle dimensioni piccolissime, determinando problemi respiratori e metabolici: a Cremona a fine Aprile eravamo già fuori legge con più di trenta giorni di sforamento (il limite di sforamento massimo annuo è di trentacinque). Le polveri sottili sono causa di trombosi ed embolie polmonari.
In Italia, è in atto una politica di proliferazione degli inceneritori attraverso il potenziamento di impianti esistenti o la costruzione di nuove unità. Una strategia che non favorisce affatto né la riduzione dei rifiuti né la raccolta differenziata. Eppure l'energia elettrica o termica che può essere prodotta dagli inceneritori risulta nettamente inferiore a quella recuperabile attraverso la filiera del riuso e del riciclo di materia. In natura il rifiuto non esiste e dovremmo essere più razionali nelle nostre scelte strategico-politiche. Produrre una bottiglia di vetro od una cassetta di plastica, per esempio, per poi distruggerla subito dopo il primo impiego e quindi ricostruirla nuovamente comporta non solo danni all'ambiente ed alla salute, ma anche all'economia. Sappiamo che l'unica frazione immediatamente più problematica del rifiuto è quella del cosiddetto "umido". Una raccolta più efficiente e snella mirata al prelievo dell'umido insieme ad una politica di incentivazione della filiera del riciclo, risparmio, riuso, riparo, ecc. renderebbero la gestione dei rifiuti più sicura per le persone e per l'ambiente.
Nel nostro paese manca una organica politica sanitaria finalizzata a prevenire eventuali danni sanitari alla popolazione. Ogni patologia ha la sua origine e molto spesso nei casi in cui questa non viene riconosciuta, la malattia è definita di tipo ereditario, senza aver considerato la possibile origine ambientale. Oggi, nonostante l'evoluzione della medicina, continuiamo ad ammalarci ed assistiamo all'aumento di circa l'1-2% all'anno dell'insorgenza dei tumori infantili. Di altre patologie le percentuali sono anche superiori.

L'evento è indetto per il 22 settembre 2013 ritrovo ore 16:00 presso Piazza Roma (Cremona)
Sono invitati/e tutti/e i cittadini/e cremonesi di tutte le età: studenti, pensionati, famiglie ed attivisti/e per i beni comuni.
La biciclettata dopo aver raggiunto e "toccato con mano" la struttura dell'inceneritore si fermerà al Bosco per un rinfresco offerto dal Comitato.

DIFFONDI E PARTECIPA!

Evento FB: https://www.facebook.com/events/542607622468613/



Comitato No Inceneritori Cremona
pagina facebook: www.facebook.com/NoInceneritoriCremona

venerdì 14 giugno 2013

Appello per la manifestazione del 15 giugno a Parma: Game Over Inceneritori!

In questo momento, problema fondamentale e sentito a Parma è l’avvio dell’ inceneritore, opera fortemente osteggiata negli anni dai cittadini che vivono questo territorio. (fra l’altro nel bel mezzo della food valley dei prodotti agricoli e alimentari di qualità!)
http://www.anomaliaparma.org/wordpress/wp-content/uploads/2013/06/flyer-inc-nuovo.jpgImpianto che sembra debba partire, nonostante anni di proteste, di iniziative, di mobilitazioni e nonostante il comune a 5 stelle, vera novità di questa città, abbia fatto della promessa a non attivarlo, il vero baluardo della campagna elettorale (compresi gli slogan di Grillo: “dovranno passare sul corpo di Pizzarotti”).
Da un anno a questa parte abbiamo quindi dato vita ad un’assemblea permanente aperta, che togliesse la parola “ormai” quando si parlava dell’accensione di questo impianto. Abbiamo ritenuto fosse necessario avviare un processo di lotta capace di bloccare, di chiudere “il mostro”.
Un percorso dal basso che vuol parlare direttamente della sottrazione agli interessi privatistici e speculativi, dei beni comuni (ambientali e non) e che avrà un passaggio fondamentale in una grande manifestazione indetta per il 15 giugno, tappa di un iter che si darà un respiro ampio, congiungendo tutti quei movimenti che si oppongono alla distruzione dell’ambiente, alla sospensione democratica nel nostro paese e connettendo le lotte terriatoriali dal Nord al Sud per la difesa e la ripubblicizzazione dei servi locali.
Per questo chiediamo di firmare l’appello sottostante e di girarlo a tutte le altre realtè (associazioni, comitati, etc.) che lottano sulla questione ambiente, democrazia e beni comuni.
Per aderire scrivi a: spam_parma@yahoo.it

15 Giugno 2013 – Game Over Inceneritori: per salvaguardia dei beni comuni e la chiusura degli inceneritori

L’emergenza rifiuti e la proliferazione di impianti mortiferi come inceneritori, gassificatori e discariche su tutto il territorio attestano l’insostenibilità di un modello di sviluppo che fa del saccheggio di diritti e risorse il suo paradigma costituente.
Impianti che celano un vero e proprio attentato alla democrazia, escludendo di fatto le comunità locali dai processi decisionali che interessano i propri territori, e creando quelle lacerazioni nel tessuto socio-economico, sede di incubazione per speculazioni ambientali ed ecomafie.
Le manovre speculative per la messa a profitto delle risorse naturali, costituiscono un attacco indiscriminato al diritto alla salute di tutti e tutte.
Una strategia ben illustrata nel piano energetico nazionale varato del governo precedente, in cui si individua nei rifiuti (nel concetto includiamo anche biogas e biomasse) una fonte primaria di produzione energetica, dando il via alla disseminazione di rigassificatori e liberalizzando le trivellazioni di idrocarburi.
In una regione come l’Emilia Romagna, che ad oggi risulta tra i territori più inquinati d’Europa, e in una città come Parma, la food valley “maglia nera” per inquinamento atmosferico, l’accensione dell’inceneritore è un fatto inaccettabile.
Questo impianto, pianificato e fortemente voluto dagli ambienti politici e finanziari bipartisan (PD e PDL in primis), uniti in un connubio di interessi e poteri, è figlio di una partitocrazia malata e di un settore economico deviato, fatti di speculazioni a danno dei cittadini che ripagheranno il debito attraverso le tariffe dei servizi pubblici, mentre a pieni polmoni inaleranno la miscela di diossine, polveri sottili e metalli pesanti.
Un pungolo per la novella amministrazione a cinque stelle, che della promessa di chiusura dell’impianto ha fatto il grimaldello della sua campagna elettorale, salvo poi rimanere intrappolata nella selva di vincoli burocraticoragionieristici e del pagamento di penali. Un’aberrazione ambientale, che fornisce linfa vitale agli interessi economici della multiutility Iren, sotto i riflettori anche per l’eventualità della cessione del servizio idrico dal Comune alla Società Mediterranea Acque (di fatto una privatizzazione, in completa controtendenza con l’esito del referendum 2011), e delle lobby politico-economiche collegate.
L’accensione dell’inceneritore di Ugozzolo, oltre che un oltraggio al buonsenso, costituisce un’ingiustizia anacronistica persino rispetto alle direttive europee (Strategia Europa 2020), dirette ad intensificare le pratiche della raccolta differenziata e del riciclaggio e la chiusura di inceneritori e discariche in Europa entro il 2020.
Il 15 Giugno 2013 lanciamo una manifestazione perché crediamo che l’inceneritore di Parma rappresenti la condizione di un Paese intero, stretto nella morsa del ricatto tra lavoro e salute, tra profitto ed inquinamento, tra la vecchia e collusa politica d’interessi e il benessere collettivo.
Vogliamo indicare con forza la necessità di ripensare, in tempi di crisi, a nuovi paradigmi economici, di consumo e gestione dei rifiuti. Per questo, al NO all’inceneritore, affianchiamo il SI alla strategia Rifiuti Zero, attraverso la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare che si propone l’obiettivo di cambiare la Legge Nazionale in vigore per la gestione dei rifiuti (Testo Unico Legge n°152/2006 e successive modifiche) per ridisegnare il ciclo delle risorse e mettere in pratica un nuovo modo di intendere i rifiuti.
Il 15 giugno democrazia e salute saranno parole d’ordine: non possiamo accettare che l’inceneritore venga costruito coi soldi dei cittadini e contro la volontà della gran parte di essi. Perché le penali sono meno importanti della salute dei cittadini.
Con determinazione la cittadinanza sfiderà l’apertura imminente dell’inceneritore, sicura di aver ragione, sicura che l’aria sia un bene comune da difendere, sicura di non voler delegare più il proprio futuro. Pensiamo occorra dare un segnale forte, non mostrarci pacificati e vinti, per esprimere un no senza se e senza ma, un no dal basso, un no di una città intera.
Perché democrazia significa poter scegliere il meglio per le nostre vite, per il nostro ambiente: democratica non è la costruzione e la messa in funzione di questo inceneritore. Democratica è la chiusura immediata di tutti gli impianti inquinanti sul territorio.
Solo assieme diviene possibile “fermare il mostro”: con i nostri corpi, le nostre idee, la nostra forza.
Riprendendoci il diritto a decidere e respirare.
Chiediamo:
• l’adesione formale del Comune di Parma e della provincia di Parma alla strategia Rifiuti Zero;
• la chiusura immediata dell’inceneritore senza se e senza ma;
• la ripubblicizzazione del servizio di gestione dei rifiuti, sottraendolo agli interessi speculativi di Iren.
Assemblea Permanente NoInceneritori
Primi firmatari:
Casa Cantoniera Autogestita, Art Lab Occupato, A.L.B.A. Nazionale, Liberacittadinanza, Commissione Audit sul debito pubblico, Associazione “Perche’no?”, Rete Diritti in Casa, Collettivo Banco Lotto Quattrocentonovantotto, Centro Studi Movementi Parma, Ambulatorio Ospedale Vecchio, Comitato Difesa Salute & Ambiente Padova Est, Comitato per Scarpino – Genova, Attac Italia, Comitato Legge Rifiuti Zero della Provincia di Vercelli, Associazione A Sud, Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali – CDCA, Comitato No Inceneritori Cremona, Comitato “Lasciateci respirare” Padova, Comitato “Lasciateci respirare” Monselice, Associazione Verdelitorale di Cavallino-Treporti (Ve), Comitato Radicati al Territorio No Ombrina – Abruzzo, Coordinamento Provinciale Comitati Ambiente e Salute di Reggio Emilia, Parma Bene Comune, Teatro Polivalente Occupato (TPO) – Bologna,  Laboratorio Aq16 – Reggio Emilia, Laboratorio Paz – Rimini, Rifondazione Comunista – Parma, FalceMartello – Parma, PCL – Parma Sezione Frida Kahlo, PCL , Unione Sindacale Italiana (USI), Gruppo Libertario Antonio Ceri, Làbas Occupato – Bologna, Laboratorio Occupato Insurgencia – Napoli, D.A.D.A. – Dipartimento Autogestito dellìAlternativa  – Napoli,  Mezzocannone 12 Occupato – Napoli, Auditorium Carla e Valerio Verbano – Napoli, Commons – Rete dei Comitati per i Beni Comuni di Napoli e Provincia, CSA Arcadia – Schio, Rete dei Comitati Alto Vicentino, Alberto Lucarelli – Prof.Ordinario di Diritto Costituzionale; Estensore Quesiti Referendari Acqua Pubblica, Ugo Mattei – Commissione Rodotà; Estensore Quesiti Referendari Acqua Pubblica, Carlo Rossetti – Normativa europea; Tutela dell’ambiente da emissioni pericolose, PRC Emilia Romagna, Il Popolo Viola di Parma., Coordinamento LIP Rifiuti Zero dell’Emilia Romagna, Zona 22 – San Vito Chietino, Guido Viale – Economista e scrittore italiano, tra gli interpreti della crisi globale di questi anni, Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, CSP – Partito Comunista – Parma.
Mondo della cultura, della musica e dell’arte:
John ”Beatman” Tramonta – Dj, Bonnot – Dj, Assalti Frontali – Band, EMILY Collettivo Musicale – Band, E.C. – Band, Emanuele Nidi – Compositore, Luca Xulli – Fotografo, One Dread Society – Dj Sound, Roipnol Witch – Band, FFD – Band, Pietro Gerboni – Fotografo, Dimitri Corradini – Illustratore, 1922 – Band, Skarnemurta – Band, Artevoluzione – Circolo d’Arte, Dash Trash Crew – Dj Sound, The Maranzas – Dj Sound, SGT. CALACA – Band, Materia Off – Circolo culturale, RadiorEvolution – Radiouniversitaria, Elisa maestri – Libraia d’arte, Grozni – Illustratore, Solecismi Pedestri – Band, Mha corre fra gli alberi – Grafico e illustratore, Riccardo Bregoli – Cantautore, Fratelli Skaribelli – Band, Francesco Pelosi – Cantautore, 35mm – Collettivo greco (Salonicco) di fotografia, Anticorpi Teatri – Compagnia teatrale, Cristiano Antonino – Fotografo, Ape Piazza – Dj, Vauro Senesi – Vignettista, Elisa Contini – Fotografa, Empatee du Weiss – Gruppo musicale, Nicola Casalini – Operatore Culturale, Wu-Ming – Collettivo di scrittori.

Don Scaccaglia e la lotta all’Inceneritore di Parma:

Giuseppe De Marzo sull’inceneritore di Parma – Appello per la manifestazione del 15 giugno:

giovedì 13 giugno 2013

Riunione organizzativa pubblica biciclettata del 30 giugno

Stasera (giovedì 13) riunione del Comitato No Inceneritori per organizzare assieme la biciclettata + passeggiata. Che sarà domenica 30 Giugno.
Ritrovo ore 19.00, inizio riunione ore 19.30 al CSA Dordoni per parlarne bene.. Arriveremo già con una proposta di volantino e di percorso da dibattere insieme.

 


è importante esserci anche per fare un punto della situazione, anche perchè pare ci sia qualche "nuova" voce sul fronte inceneritori..

Il CSA Dordoni si trova in via Mantova 7 (portoni rossi)


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