lunedì 22 ottobre 2012

No all'inceneritore del Gerbido

no_inceneritore00(da infoaut.org)
Torino_No all'inceneritore del Gerbido. Messaggio chiaro e determinato con il quale il Coordinamento No inceneritore Rifiuti Zero ha lanciato la manifestazione che si è tenuta sabato 20 nel centro città. Le mobilitazioni contro l'inceneritore si stanno andando ad intensificare, vista la dannosità dell'impianto per la salute e l'investimento inutile di Palazzo di Città che continua a privatizzare, tagliare servizi e svendere patrimonio pubblicato senza migliorare le condizioni di vita della popolazione torinese. Iniziato con un presidio sotto il comune per manifestare il proprio dissenso verso un' opera inutile come l'inceneritore del Gerbido, le numerose persone, si sono poi mosse in corteo per le vie del centro città, lungo via Garibaldi, via Po per arrivare sotto la sede della RAI.
Il Coordinamento No inceneritore denunciano le continue politiche di svendita della salute pubblica, le continue privatizzazioni, i tagli ai servizi, chiedendo la conversione del termovalizzatore in un impianto a freddo, più economico e più ecologico.
Non a caso a Reggio Emilia, Vercelli, Parma si sono stoppati i progetti di costruzione degli inceneritori, mentre il sindaco Fassino continua a persistere nel volere a tutti i costi un impianto che produrrà diossina, metalli pesanti, nanoparticelle, ossidi di azoto e zolfo, sostanze dannose per la salute, portatrici di tumori. Le ragioni che si “nascondono” dietro la costruzione dell'inceneritore sono tutte di natura economica, inconciliabili con i bisogni reali di una città sempre più impoverita dalle scelte politiche delle istituzioni locali che pensano unicamente a rimpinzare le casse del comune per mantenere i privilegi dei soliti noti.

Incontro informativo "I bimbi piccoli e le piccole polveri"


Il Comitato provinciale No Inceneritori organizza l'evento informativo pubblico: I bimbi piccoli e le piccole polveri. Cittadini e genitori si interrogano sull'inceneritore. L'alternativa c'è.

15 anni di emissioni tossico nocive di due inceneritori a Cremona non sono abbastanza: è in costruzione il terzo inceneritore, proprio adiacente agli altri due.
E' ormai certa la pericolosità per la salute umana di questi impianti ed, in particolare, è la vita dei bambini quella più a rischio. E' forse un caso che ne
lle zone limitrofe agli inceneritori le malattie cardiovascolari, le malformazioni fetali, i tumori, le leucemie infantili siano in drastico aumento rispetto alla media nazionale?

E' ormai certa la loro inutilità, una vergogna il profitto che generano solo a vantaggio di chi li costruisce, ottenuto non dall'efficienza degli impianti, ma dagli incentivi pubblici (CIP &, certificati verdi e bianchi), che tutti noi cittadini paghiamo con un sovrapprezzo del 7% nella bolletta elettrica.

In Europa e in diverse città italiane gli inceneritori vengono spenti perchè non rispettano la direttiva europea, sono antieconomici e dannosi, la gestione dei rifiuti è affrontata con soluzioni alternative, biocompatibili, che garantiscono vantaggi occupazionali, ambientali e rispettano la salute.

Alla serata intervengono:
Ing. Massimo Cerani - Esperto di rifiuti e riciclaggio
Dr. Tafla Hussein - Pediatra in Mantova
Comitato di mamme "Mantua mothers"