lunedì 11 giugno 2012

Terzo inceneritore? No grazie! 1^ tappa..

Giovedì 24 Maggio si è tenuta la prima assemblea informativa del Comitato Difesa del Territorio dal titolo "Biomasse, false rinnovabili e reali rischi ambientali e di salute" proprio per informare i cittadini sui rischi ambientali e per la salute di tutti/e.
che comporta la costruzione della centrale a biomasse legnose In realtà un terzo inceneritore.
In un territorio che già ospita la discarica RSU ed il doppio inceneritore ed adiacente All'ospedale sono emerse le preoccupanti problematiche
che comporterebbe l'aggravamento di questa situazione già. in particolare sono state evidenziate la scarsa resa energetica di una centrale di questo tipo (oltre che la sua inutilità per il territorio),
i gravi danni che questo tipo di combustione comporterebbe All'ambiente e per la salute dei cittadini, soprattutto in un territorio già pesantemente inquinato,
inoltre il legno che verrebbe bruciato producendo scarsa energia e molto inquinamento potrebbe essere trasformato In risorsa (anche economica) tramite il riciclaggio,
non ultimo è stato anche ricordato il problema delle polveri sottili, un altro prodotto della combustione In queste centrali,
che sappiamo bene essere causa di trombosi ed embolie polmonari oltre che di tumori (senza contare che a Cremona abbiamo già largamente superato il limite annuo di polveri sottili consentito per legge).
Purtroppo è emerso anche che i lavori di costruzione sono già iniziati da un paio di mesi e che nonostante il progetto sia stato approvato un anno e mezzo fa
i cittadini siano stati omertosamente tenuti All'oscuro di una questione di primario interesse dall'amministrazione comunale.
In questa occasione è stata anche proposta ed avviata la costituzione di un comitato contro le centrali a biomasse per rappresentare dal basso
tutti i cittadini contrari alla distruzione dei territori e per la difesa della salute di tutti/e.
Tra la cinquantina di cittadini presenti è traspirato oltre all'interesse per l'argomento ambiente e salute anche
la rabbia per il modo in cui le nostre vite ed i nostri territori vengono sistematicamente gestiti dall'alto con ottiche
assolutamente contrarie agli interessi dei cittadini, infatti alla fine delle varie presentazioni tenutesi sul palco,
si è scatenata una serie di domande ed interventi che hanno chiuso degnamente un incontro informativo che ha colpito nel segno il suo obbiettivo.

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